- Cambiano i decreti del presidente del Consiglio, si modificano i meccanismi di adozione di misure restrittive, ma restano i contrasti tra Governo e regioni.
- Ci si chiede perché il governo non cancelli la norma che consente ordinanze regionali in deroga a Dpcm; e perché non annulli ordinanze di sindaci di dubbia legittimità.
- Decreti-legge, innumerevoli Dpcm, ordinanze del ministro della Salute modulate via Dpcm, ordinanze di presidenti di regione che vanno per conto proprio, Tar che decidono in modo difforme e dubbie ordinanze sindacali: e la certezza del diritto?
Cambiano i decreti del presidente del Consiglio, si modificano i meccanismi di adozione di misure restrittive, ma restano i contrasti tra governo e regioni. Prima ancora che l’ultimo decreto arrivasse in Gazzetta Ufficiale, sono iniziate le polemiche a contorno. Attilio Fontana (presidente della Lombardia) ha stigmatizzato la non attualità dei dati utilizzati per valutare la collocazione della sua regione nella fascia di rischio più elevata; Nello Musumeci (presidente Sicilia) ha lamentato ch


